G. Quitadamo – Cura di sé

Riflettere sul versetto di Filippesi 4:6 ci porta a riconoscere il valore che abbiamo, come figli di Dio, per il nostro Padre. Egli tiene in grande stima, in egual modo, ciascuno di noi, e provvede ad ognuno. Ma quale valore ho io per la mia persona? Prima di potermi prendere cura degli altri, del loro onore, del loro Spirito e dei loro bisogni, devo pensare a prendermi cura di me stesso e del mio rapporto con Dio. Con l’aiuto del Signore posso prendermi cura degli altri, mettendo al servizio altrui il mio dono ed essere un membro utile ai miei fratelli.

 

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G. Quitadamo – Ester, la salvezza di un popolo

Il libro di Ester, che narra di come la giovane ebrea e suo cugino Mardocheo salvarono il loro popolo dallo sterminio, può rivelare, da una più ampia lettura, ciò che Gesù avrebbe fatto secoli dopo per la salvezza dell’uomo. Infatti, così come la sorte del popolo di Israele viene ribaltata dall’intercessione di Ester, così anche noi, per l’intervento di Cristo, siamo passati dalla morte alla vita eterna. La festa del Purim ricorda ancora oggi agli ebrei la gioia di quella liberazione, mentre a noi credenti è dato di gioire ogni giorno per il prezioso dono di Cristo, una salvezza che non verrà mai meno.

 

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G. Quitadamo – La Scrittura come specchio

La Scrittura è uno specchio per le nostre vite: non solo indica il comportamento degno per un Figlio di Dio ma evidenzia anche aspetti spiacevoli del nostro carattere che preferiremmo ignorare. In Efesini 4 infatti, Dio mette in guardia il credente dall’amarezza, dal cruccio e dall’ira, stati d’animo che allontanano gioia e amore, lasciando spazio a Satana. Esaminiamoci alla luce della Parola e lasciamo che Dio lavori in noi, rinnovando le nostre vite.

 

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G. Quitadamo “L’attesa”

Ogni giorno sperimentiamo vari tipi di attesa ma c’è un’ attesa particolare a cui Il Signore ci chiama: quella del Suo ritorno. Come ti stai preparando durante questa attesa? In Romani 8 ci viene detto come ogni figlio di Dio possa vivere questo tempo nella piena speranza del compimento del piano di Dio e con una desiderosa impazienza di veder realizzata quella promessa sapendo che, alla fine dell’attesa, ci attende una gioia eterna che nessuno potrà mai togliere.

 

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G. Quitadamo “Crescere perseveranti”

Paolo, dopo esser venuto a sapere dal collaboratore Epafra della grande fede della chiesa in Colosse, scrive loro una lettera e, dopo aver ringraziato Dio, incoraggia questi fratelli a portare frutto nella loro vita di fede e prega per la loro crescita spirituale. Ancora oggi, il primo capitolo di Colossesi è quanto mai attuale per noi: l’obiettivo per ogni credente rimane infatti quello di realizzare un cammino di fede che tenda alla perfetta statura di Cristo, fondato stabilmente sul nostro Signore.

 

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