Efesini 1:3 versetto chiave
Una panoramica della lettera di Paolo agli Efesini.
Nel primo capitolo ci sono molte benedizioni, tre di queste sono che in Cristo abbiamo l’elezione , la redenzione e il sigillo dello Spirito Santo.
Nel capitolo due, c’è la descrizione dalle nostra “alta” posizione in Cristo che quindi produce in noi la sua opera, per cui siamo amati, vivificati e resuscitati e attraverso noi la sua opera si sviluppa nel presentarci le “ buone” opere che ha preparato per noi.
Nel capito tre il punto centrale è l’uguaglianza tra Giusei e Gentili.
Nel capito successivo il tema è l’unità : c’è un solo corpo, un solo Spirito, un solo Signore e un solo Padre, Dio.
Nel capilo cinque ci sono molte esortazioni che riguardano la vita pratica e la vita spirituale.
Nell’ultimo capitolo oltre ad altre esortazioni per la vita familiare e lavorativa, quella che emerge è “siate saldi” contro le insidie del Diavolo, e in fine pregate !
In fine quello che possiamo far nostro sono le due applicazioni, personali che ci condiviso il fratello:
1- ricordiamoci e viviamo il fatto che siamo molto ricchi spiritualmente perché siamo già seduti nei luoghi celesti IN CRISTO
2- dobbiamo essere per questo molto responsabili di vivere una vita diversa da quella di prima perché ci facciamo controllare dallo Spirito Santo.
Gesù è la vera vite e noi siamo i tralci quindi cosa significa dimorare in Cristo? Dimorare in Cristo significa abitare in lui, credere e riporre la nostra fede in lui. Quando noi nasciamo di nuovo in Cristo è come quando nasce un nuovo tralcio nella vite. Ci sono quattro benedizioni del dimorare in Cristo : Giovanni 14:4-11 1- Cristo dimora in noi 2- portiamo frutto 3-possiamo domandare e lui ci ascolterà 4-vivremo sempre nel suo Amore
Poniamoci delle domande… Sto producendo frutto? Sto dimorando nell’amore di Dio? Sto camminando secondo la sua parola?
Ho il senso dell’ insieme della Scrittura, o a volte estrapolo passi da essa per giustificare alcune mie azioni o perché è più forte il desiderio di seguire il mio piano, il mio pensiero? Se prendessimo in esame solo il versetto 7 potremmo affermare che nessuno può giudicare un altro perché tutti abbiamo peccato. Ma questa è solo una parte del discorso. Quello che possiamo vedere nel insieme è che Cristo, con mansuetudine risponde a chi lo voleva tranne in inganno e alla donna presenta la grazia e salvezza. Gesù non si è fermato a commentare il peccato della donna adultera, ma si è preoccupato di farle comprendere che era una peccatrice e che grazia era stata fatta nei suoi confronti e che lei doveva allontanarsi questo peccato. L’altro aspetto che dobbiamo tenere in considerazione è che arriverà, anche per chi crede, il momento che Cristo giudicherà il nostro agire. Abbiamo il giusto timore del giudizio di Dio? 2 Corinzi 5-10
Quante volte pensiamo a cosa vuol dire essere veri discepoli di Cristo? Se uno vuole seguire Cristo, dimentichi se stesso e perda di vista i suoi interessi egoistici. Non dobbiamo orientare la nostra vita secondo i nostri interessi. Seguire Cristo significa rinunciare a se stessi ma non basta, significa anche prendere la propria croce. La croce per Gesù ha rappresentato la sottomissione a quello che erano il piano di Dio per lui. Chi non è disposto a cambiare per seguire Cristo e pensa di guadagnare la sua vita non sarà così perché perderà la sua anima. Dio ci ha collocati in Cristo infatti siamo accumunati nel suo cammino sia nelle difficoltà che nella sua gloria. Dunque mi devo domandare: sto camminando mettendo i piedi nelle orme di Cristo?
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