E. Pasquini “La Salvezza”
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Filippesi 1:1-2
Gli esordi delle epistole sono molto importanti in essi ci sono molti insegnamenti e motivi di riflessione.
La parola su cui si è soffermata la riflessione e la parola : grazia.
Ci sono tre aspetti della grazia:
1- la grazia di Dio PER noi, che porta alla salvezza
Efesini 2:4-10
2- la grazia di Dio IN noi, che porta alla santificazione, quella che ci guida giorno per giorno nel nostro cammino
1 Pietro 3:10
3- la grazia di Dio ATTRAVERSO di noi, che ci spinge a servirlo.
1 Corinzi 15:10 1 Pietro 4:10
Stiamo vivendo la grazia di Dio in tutte le sue sfaccettature, come con disegno multicolore?
Ricordiamoci di ringraziarlo per tutto quello che sta facendo nella nostra vita!
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Isaia 26:3-4
Ricordare le cose giuste è fondamentale per un figlio di Dio, partendo dalle sue benedizioni e quanto hanno fatto gli altri verso di noi, usati da Dio stesso.
La memoria è fondamentale, e lo è anche tenerla ferma, vivida nelle sua Parola.
Usiamo spesso il tempo concentrandoci sui pensieri negativi, sui ricordi di cose che ci hanno fatto male e sulle lamentele, dimenticandoci invece tutto quello che ha fatto per noi il Signore.
Efesini 2:11-12-13
Ricordatevi che eravamo senza speranza e separati da Dio, ma per grazia sua ora siamo suoi figli.
È anche fondamentale rimanere fermi nella fede soprattutto nelle difficoltà, senza lamentarci, ma ripensando a ciò che ha già fatto Dio per noi.
Infine dovremmo chiederci che percorso vogliamo fare nella nostra vita? Un percorso fatto di lamentele, maldicenze, oppure un percorso fatto di gioia nel Signore?
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Un credente che si definisce adulto e che dice di amare Cristo deve analizzare la sua vita e rispondersi se fa le cose per tradizionalismo o per seguire la Parola. Ricordiamoci fino a che punto si è spinto l’amore, la misericordia e la giustizia di Cristo, che è morto per i nostri peccati ed è risorto per vincere la morte!
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La pasqua ebraica ricorda la liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù dal popolo d’Egitto, attraverso opere miracolose e prodigi che Dio fece in Egitto, il Signore Gesù usa questa festa per istituire un ricordo, la cena del Signore, che sancisce un nuovo patto, attraverso il suo sacrificio.
Sacrificio che libera dal peccato.
Il pane che rappresenta il corpo di Cristo che è stato flagellato.
Il calice, che prima era della benedizione ora ricorda un patto nel sangue di Cristo, benedizione che abbiamo in esso.
I patti che Dio fa sono con il popolo d Israele, ma noi che non facevamo parte di questo popolo siamo stati innestati,così che potessimo ricevere la sua grazia, ed ora siamo la sua sposa.
Sto vivendo la mia vita ben cosciente della sacrificio di Cristo e di quello che esso implica?
Sto vivendo una vita senza ipocrisia, dando a Dio un culto fatto di riconoscenza,onore e timore?