Il mondo è continuamente alla ricerca di un modello a cui far riferimento ma ogni credente ha, in Cristo Gesù, un esempio perfetto da imitare, credibile ed efficace, il quale ha dato pratica dimostrazione di una vita in ubbidienza alla volontà del Padre e che chiama anche di noi ad essere suoi imitatori in santità.
In questo periodo di lontananza fisica, separati gli uni dagli altri, i versetti di 1Cor 12:12-27 parlano di “unità” e ricordano che siamo membra di uno stesso corpo: la Chiesa di Cristo. Per mezzo della Grazia i credenti possono beneficiare di quella comunione spirituale che lega, con armonia, e valorizza le diversità di ciascuno.
Il Salmo 1: 2-3 ci parla di una vita spirituale accanto a Dio rigogliosa e fruttifera. Tuttavia può accadere che, a causa di situazioni di difficoltà o di peccato, il credente finisca in uno stato di ”Siccità spirituale” in cui diventa insensibile alla Parola e sterile nella comunione con Dio e con i fratelli. In queste circostanze Dio promette di restarci vicino, perfettamente capace di risollevarci qualunque sia la situazione in cui siamo.
C‘è qualcosa o qualcuno sul quale possiamo fare affidamento sapendo che ciò che dice è Verità? In questi versetti Ponzio Pilato rivolge la stessa domanda a Gesù, ma volta le spalle a colui che rappresenta l’essenza della Verità.
I salmi sono una raccolta di componimenti poetici che nascono come espressione d lode individuale e collettiva e in cui è centrale la figura di Dio, le cui qualità sono rese anche attraverso similitudini o metafore. Nel salmo 23, attraverso l’immagine del pastore, il salmista dà testimonianza di un Dio nel quale ciascuno può riporre piena fiducia poiché Egli ha cura di noi, ci protegge e provvede alle nostre necessità per amor del suo nome.
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