M. Raimondi “La scelta”

Pensiamo che come figli di Dio abbiamo già fatto la nostra scelta e che non ci sia molto altro da fare.
Ma ci viene ricordato che dobbiamo scegliere tutti i giorni ogni momento, scegliere come investire il nostro tempo, le nostre energie, le cose da fare, i nostri interessi.
Le scelte che facciamo avranno una influenza sul nostro futuro, il futuro eterno.
Certo in questo tempo ci potranno essere impedimenti, prove, demotivazioni ma dobbiamo avere bene in mente quale è il nostro obbiettivo.

 

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A. de Bellis “Giustificazioni ed alibi”

Da sempre l’uomo tende a costruire alibi nella propria vita per giustificare comportamenti che la coscienza evidenzia come non corretti. Questo comportamento è spiritualmente dannoso poiché, così facendo, illudiamo noi stessi, viviamo nella disubbidienza e smettiamo di avere un rapporto onesto nei confronti di Dio ed equilibrato nei confronti degli altri. Inoltre, al fine di evitare un’ assunzione diretta di colpa, individuiamo spesso responsabili esterni ai nostri mali. Ricordiamoci che la responsabilità davanti a Dio è sempre personale, per questo è importante guardarsi allo specchio e ammettere i propri errori al fine di percorrere un cammino di santificazione e di maturazione spirituale.

 

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A. Marcucci “Vivere con fedeltà”

L’ epistola di 2 Pietro, seppur molto breve, contiene una serie di istruzioni per tutti quei credenti che vogliono vivere con fedeltà nei confronti di Dio, anche nelle difficoltà. A scriverla è un uomo che, nel suo cammino spirituale, ha scelto di seguire Cristo fino alla fine, sapendo a cosa stesse andando incontro. E noi, siamo desiderosi di conoscere Gesù sempre più, siamo disposti a farci condurre da Lui anche dove non vorremmo ed ad accogliere la Sua chiamata, nonostante le paure e le difficoltà?

 

Sacrica

F. Giannì – Gesù, la vera vite

Tra i tanti “IO SONO” con i quali Gesù si fa conoscere dalle folle, particolarmente importante è quello che viene ricordato in Giov. 15:1-17. In questi versetti, infatti, viene descritto lo stretto rapporto che esiste tra Gesù, paragonato alla “vite”, e i suoi tralci, cioè i discepoli. La similitudine ci ricorda che solo uno stretto legame con il Signore permette al credente di portare frutti abbondanti nella propria vita.

 

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