D. Cioffi – Il ringraziamento

Sono molti i passi delle Scritture in cui Gesù offre la propria gratitudine al Padre e mostra quindi l’importanza del ringraziamento. Su questo grande esempio, anche il credente è chiamato a ringraziare Dio, per mezzo della lode e della preghiera, facendolo nel nome di Gesù. Il ringraziamento è un’attitudine che deve accompagnarci costantemente, infatti ogni giorno possiamo trovare motivi per essere grati a Dio, ricordando che, anche nelle situazioni critiche, siamo nelle mani di un Padre amorevole che ha cura di noi.

 

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D. Cioffi – Rinnovamento continuo

L’esortazione di Paolo in Colossesi 3:9-10 è chiara: è necessario spogliarsi del vecchio uomo e rivestirsi dell’uomo nuovo. Tramite il pentimento, il ravvedimento e la sottomissione alla Parola, l’uomo spiritualmente morto può gettare i vecchi panni del peccato e vivere un totale rinnovo in Cristo. Il credente è chiamato a vivere in modo sincero e a ricercare questo rinnovamento ogni giorno, crescendo spiritualmente grazie alla Parola e facendo di Gesù il proprio “influencer” nella praticità di ogni giorno.

 

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D. Cioffi – Parole

Nel giardino dell’ Eden l’uomo pronuncia le sue prime parole e lo fa per esprimere i suoi pensieri ed emozioni. Questa capacità di linguaggio caratterizza l’essere umano e nel credente dovrebbe essere una testimonianza della Grazia ricevuta in Cristo. In Colossesi 4:6 l’apostolo Paolo invita ad avere un parlare sempre sano, pieno di amore, gentilezza, rispetto e che possa edificare colui che ascolta. Come si può fare tutto ciò? Guardando a Gesù come supremo esempio e lasciando che lo Spirito Santo guidi i nostri pensieri e le nostre parole così che, non solo il comportamento, ma anche il nostro parlare dimostri che apparteniamo a Cristo

 

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D. Cioffi “l’unità”

La preghiera è una relazione importante che Cristo ha avuto con suo Padre.
Ed è in una delle sue preghiere di cui troviamo trascrizione, troviamo quella che è chiamata la “preghiera sacerdotale”.
In uno dei passaggi di questa preghiera troviamo che Cristo ha pregato per tutti coloro che hanno creduto e che crederanno il Lui, perché possiamo essere uniti spiritualmente.
Affinché il mondo creda che Cristo è stato mandato.

D. Cioffi “Dio è la nostra pasqua”

Quando Paolo in 1 Cor 5:7-8 scrive alla chiesa di Corinto conosce perfettamente, da buon ebreo, il significato della Pasqua. Per questo motivo parla ai credenti carnali di quella chiesa in termini simbolici di “lievito” e di “nuova pasta”, esortandoli a purificarsi dai loro peccati e a rinunciare alla vecchia vita, per camminare secondo l’esempio di Gesù, come nuove creature. Cristo è infatti la nostra pasqua, poiché tramite la fede nel sangue dell’ Agnello siamo passati dalla morte alla vita eterna

 

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