A. Marcucci – Fede e Cristianità

“Quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà la fede sulla Terra?” (Luca 18:6-8) Questo interrogativo, che Cristo pone molti anni fa, è attuale ancora oggi: il mondo sta abbandonando la sana dottrina e noi, siamo sicuri di essere esenti da questo atteggiamento? Siamo infatti chiamati ad avere una fede ragionevole, frutto della conoscenza di Dio, una fede provate e argomentata, in quanto Dio stesso ha dimostrato che possiamo confidare in Lui. La fede nel Signore non è ceca ed irrazionale, poiché non c’è nulla di più ragionevole per delle “creature” che aver fiducia nel proprio Creatore.

 

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A. Marcucci – Pazienza e pietà

In 2 Pietro 1:5-9 vengono elencate quelle virtù cristiane che, esercitate una dopo l’altra, come gradini di una scalinata, portano il credente sempre più vicino alla perfetta statura di Cristo. In particolare la pazienza, in questo contesto intesa come sottomissione alla volontà di Dio, permette di praticare la pietà, cioè la capacità di amare ed adorare Dio con tutto il proprio essere. La Parola ci mette dunque in guardia da una religione meccanica e invita ogni credente a far proprie queste virtù per non cadere nella pigrizia e nella sterilità spirituali.

 

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A. Marcucci “Vivere con fedeltà”

L’ epistola di 2 Pietro, seppur molto breve, contiene una serie di istruzioni per tutti quei credenti che vogliono vivere con fedeltà nei confronti di Dio, anche nelle difficoltà. A scriverla è un uomo che, nel suo cammino spirituale, ha scelto di seguire Cristo fino alla fine, sapendo a cosa stesse andando incontro. E noi, siamo desiderosi di conoscere Gesù sempre più, siamo disposti a farci condurre da Lui anche dove non vorremmo ed ad accogliere la Sua chiamata, nonostante le paure e le difficoltà?

 

Sacrica

A. Marcucci “il primo amore”

Le celebri parole dell’ apostolo Paolo di 2Tim. 4:7 “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede” portano ciascun credente a riflettere sulla propria condotta e a porsi la domanda: “Se la mia corsa terminasse oggi , potrei dire di aver raggiunto il traguardo?”.
Durante la nostra gara poniamo attenzione a non dimenticare il “primo amore”, cercando invece di alimentarci continuamente alla sorgente di acqua viva e pregando il nostro Signore di farci crescere in intelligenza e saggezza, al fine di maturare spiritualmente fino alla perfetta statura di Cristo.

 

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