A. Cortese “Essere sale e luce”
Essere sale e luce nel mondo comporta una vita vissuta rispettando quelli che sono i principi che Dio ci ha lasciato.
Sacrica
Essere sale e luce nel mondo comporta una vita vissuta rispettando quelli che sono i principi che Dio ci ha lasciato.
Sacrica
Molte sono le domande che possiamo porci riguardo il Rapimento, ma probabilmente uno degli interrogativi più diffusi è il “QUANDO” questo avverrà. La Scrittura non fornisce indicazioni chiare ma piuttosto Dio avverte che è necessario capire il COSA FARE durante l’attesa dell’ incontro con Il Signore. Esaminiamoci, chiedendo a noi stessi se stiamo vivendo questa vita come se oggi fosse l’ultimo istante prima del rapimento e, soprattutto, se siamo davvero pronti a dire “Vieni Signore, ti aspetto!”.
Il rapimento della chiesa è l’ avvenimento profetico, non ancora realizzato, più importante per tutti i Figli di Dio, una verità tenuta in grande considerazione dai credenti, fin da tempi dalla chiesa primitiva. Esso coinvolgerà non solo coloro che si sono addormentati ma anche coloro che sono in vita, così come dimostrano gli esempi di Enoc ed Elia. Dio rivela agli uomini, nella sua Parola, questo grande mistero, mostrando chi è Colui che verrà e come si svolgerà l’ incontro tra lo Sposo e la sua Chiesa.
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Le parole che Gesù rivolge ai suoi discepoli nel sermone sul monte (Matteo 5: 13-16) ”voi siete il sale della terra” e “luce del mondo” sono quanto mai attuali per tutti i credenti e per la chiesa di oggi. Il Sale e la luce sono due elementi quotidiani e ben conosciuti; utilizzandoli come paragone, Gesù ne mette in mostra alcune aspetti caratteristici che anche noi, come Figli di Dio, dovremmo avere e manifestare. Chiediamo a Lui la forza di essere una Chiesa capace di dare un impatto positivo sul mondo ed essere una testimonianza costante, capace di “far venire sete” di Dio agli altri.
Le cadute e le trasgressioni compiute dal popolo di Israele durante gli anni trascorsi nel deserto sono per i cristiani di oggi un ottimo esempio di come il peccato possa coinvolgere anche una moltitudine ed un’intera comunità ed un avviso a prestare attenzione. Che si tratti di mormorii, di lamentele, di incostanza o di mancanza di fiducia nei confronti di Dio, essi sono, in ogni caso, motivo di rallentamento per i credenti, i quali possono evitare tali pericoli soltanto restando vicini al Signore, con lo sguardo fisso verso la meta.
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