E. Trinari “Efesini”

L’epistola agli Efesini è una lettera piena di indicazioni utili per chi ha scelto di diventare figli di Dio.
Come tali dobbiamo sempre aspirare ad una crescita, dove trovare i punti fondamentali per questa crescita, alcuni li troviamo propio nel primo capitolo di questa lettera.
Dobbiamo come suoi figli essere in grado di dare conto della nostra fede!

M. Raimondi “Bisogna dimostrare la fede?”

Due chiese a confronto la chiesa di Tessalonica e la chiesa di Efeso, 1 Tessalonicesi 1:3 e Apocalisse 2:2.
La differenza maggiore tra esse é l’amore.
Cosa differenzia i passanti e il samaritano in Luca 10:29-37,anche in questo caso l’amore!
Quante volte dico di avere fede ma poi nell’atto pratico non lo dimostro?
Quante volte mi rendo disponile, metto a disposizione il mio tempo, sono vicina ai bisogno del mio prossimo?
La fatica senza amore è estremo sforzo che produce spesso continue lamentele.
Quando svolgo un servizio lo devo fare con amore e non per obbligo soltanto così lo potrò esprimere al meglio l’amore di Dio e potrò portare gloria a Lui.
Un grande esempio di amore è stato Gesù.
Egli ha pagato la condanna che pesava su di me e lo ha fatto per amore.
Nell’attesa del ritorno di Cristo dobbiamo aspirare ad essere suoi imitatori e nel farlo dobbiamo essere gioiosi grazie allo Spirito Santo che risiede in noi.
Quindi siano chiamati ad una azione efficace, mossa dall’amore, nella speranza che Cristo ritorni presto.

M. Brunacci “Fede”

Quante volte pensiamo che la fede sia qualcosa di complesso e non alla portata di tutti? Molte volte pensiamo sia una cosa da eroi.
In Galati 5:6 vediamo come ciò che vale è la fede per mezzo dell’ amore, carità.
Infatti una fede egoistica non sposta nessuna ”montagna”.
Per accrescere la fede dobbiamo vivere una vita vittoriosa e fiduciosa nell’attesa di incontrare le mani di Gesù che ci accolgono.
Nel salmo 136:26 possiamo notare che benignità e fedeltà sono la stessa parola, perché il nostro Dio è fedele e buono

Giacomo Moretti

L’accettazione di Gesù nella nostra vita ha la capacità di stravolgere e cambiare completamente la nostra vita.
Non si diventa figli di Dio perché si hanno i parenti credenti ( per eredità).
Si diventa figli di Dio tramite una scelta personale.
L’essere eredi lo si è per un diritto che nasce da un rapporto.
Tramite il rapporto di figliolanza con Dio.
L’eredità umana è ben diversa dall’eredità in Cristo perché con l’eredità in Cristo non c’è bisogno di pagare tasse non c’è una situazione di distacco, di rottura bensì c’è la nascita di un rapporto tra Dio e l’uomo.
Tramite Cristo si ha l’accesso al patrimonio eterno , tutti coloro che affidano la loro vita a Cristo.

A. Marcucci “ come essere un buon soldato.”

Come credenti dobbiamo combattere il buon combattimento e conservare la fede.
Di quale combattimento sta parlando Paolo?
Paolo non ci invita a combattere con armi o di attuare crociate bensì, ci invita ad essere soldati di Cristo, avendo fede che Lui opererà nelle nostre vite.
Infatti chiunque accettato Cristo Gesù come Salvatore e Signore della sua vita può essere chiamato e deve considerarsi soldato di Cristo.
Ogni credente è chiamato a prepararsi la battaglia per non arrivare impreparato.
Come ci si può preparare alla battaglia?
– pregando
– agendo e parlando senza paura
– amando il Signore, senza condizioni riguardo il nostro combattimento

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