Per poter essere un buon servitore è importante condividere le proprie esperienze, perché queste possono essere motivo di gioia e di preghiera. È buono manifestare la propria gioia al Signore, gioia che ci proviene dal fatto che come figli abbiano il nostro nome scritto nel cielo. Abbiamo anche bisogno, come servi,di un tempo di riposo e riflessione, che non esclude però Cristo dal nostro tempo. Altra caratteristica, dobbiamo sempre avere fede e credere che il nostro Dio può fare ogni cosa. E infine credere c’è Dio può usare anche noi, anche se pensiamo che abbiamo poco da dare ma ci chiede di dare tutto noi stessi, e di mettere a disposizione il dono che lo Spirito ci ha donato per la Chiesa.
In questo brano possiamo trovare delle applicazioni pratiche per la nostra fede riguardo la preghiera. In questo versetto vendono evidenziati tre caratteristiche particolari della preghiera : sofferenza, giusto, lode, intensità. Sofferenza che in modo più ampio, non è solo quell’ago fisica ma qualsiasi situazione fisica, spirituale, familiare o di lavoro, quindi che toccano tutti noi. Ma questo non ci deve distrarre da pregare per gli altri. Giusto, chi è il giusto, chiunque è giustificato per fede, quindi tutti i suoi figli. Lode, non dimentichiamoci che Dio desidera che apriamo il nostro cuore anche durante i nostri momenti felici. Intenso, termine che non implica una forza particolare ma la certezza di chi è Dio. Preghiera del giusto che con fiducia parla con suo padre per portare a Lui, ciò che non può risolvere , la vita dei suoi fratelli e sorelle con umiltà e intensità perché disponibili a fare la vooonta di Dio, da buono servi.
Quando il signore tornerà troverà la fede sulla terra ? La nostra fede è ancorata alla parola di Dio? In Romani 1:17 é scritto che il giusto vivrà per fede. Gesù ritornerà presto e il suo avversario sapendo di aver poco tempo è nervoso e cerca di tentare i figli di Dio. Per cui è importantemente stare in allerta e riconoscere i suoi tranelli altrimenti saremo attaccati e divorati. Quando sbagliamo o pecchiamo il diavolo ci vuole tenere legati, ma noi sappiamo che con la confessione del peccato Dio ci libera. Nella parabola della vedova e del giudice iniquo si nota come la vedova non si rassegna nel chiedere. Anche noi dobbiamo chiedere assiduamente ed essere liberati dalla tentazione. Dobbiamo chiedere con umiltà liberazioni e non stancarci mai di pregare. Alle volte però ci manca questa fede! Dobbiamo metterci in ginocchio e attendere per fede, una fede che non si stanca. Il nostro Padre celeste farà giustizia.
Nella vita le persone hanno ruoli diversi e diverse mansioni ma di fronte alla morte siamo tutti uguali. Nel libro dell Ecclesiaste l’autore dice infatti che tutto è vanità ed è un correre dietro al vento. La morte ci mette a nudo e ci domandiamo: tutto finisce qui? Allora qual è lo scopo della vita? Dio ci dà un tempo nella vita per viverlo alla sua gloria. Con l’aiuto del Signore dobbiamo saper contare i nostri giorni per acquistare un cuore saggio. Dio ha messo nel cuore dell’uomo il pensiero dell’eternità è quello che conta e la presenza di Dio nella nostra vita. Infine dobbiamo abbandonare le nostre convinzione mentali e farci cambiare dallo Spirito Santo. Infatti in Ecclesiaste 12:15b è scritto: “…Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l’uomo.
Siamo pronti a scendere dalla nostra barca quando Gesù ci chiama? Per prima cosa osserviamo la scena del mare di Galilea in burrasca, il vento forte, il buio della notte e i discepoli che sulla barca vivevano questa difficile situazione. Anche nella nostra vita ci possono essere dei momenti di buio e il timore ci assale. I discepoli vedono una figura camminare sull’acqua e hanno paura ma Gesù gli disse: “Coraggio, sono io; non abbiate paura!”. In questo brano Gesù rivela se stesso come : Salvatore,Signore,Dio. Pietro chiede di camminare anche lui sulle acque! Per seguire Gesù dobbiamo scendere dalla barca come ha fatto Pietro e andare verso Cristo. Si cammina per fede, Cristo è il nostro esempio, possono arrivare le difficolta e come Pietro il nostro sguardo si distoglie da Cristo che guarda il mare, le onde. Il timore lo fa affondare, ma la mano di Gesù stesa verso di lui per afferrarlo lo salva e gli chiede “perché hai dubitato?” Quella stessa mano è tesa anche verso di te, se sei nel buio delle difficoltà e stai sprofondando, essa ti può rialzare, guarda a Cristo, non dubitare!
Quante volte ignoriamo l’opera di Dio, poiché noi non abbiamo conoscenza di come Lui stia operando; non possiamo spiegare come Dio cambia il cuore di una persona avara, approfittatrice, in un cuore benevolo, generoso, e saldo nella fede. Noi non possiamo vedere come il seme della parola di Dio può cambiare il cuore delle persone, noi non possiamo cambiare le altre persone ma possiamo diffondere il messaggio della parola di Dio , noi siamo dei collaboratori di Dio. Lo Spirito Santo cerca persone comuni per poter portare avanti la parola di Dio. Il Signore ci chiama a testimoniare la sua parola, seminiamo.
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