M. Raimondi “Corinzi: tra lodi e critiche”

 

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La pasqua ebraica ricorda la liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù dal popolo d’Egitto, attraverso opere miracolose e prodigi che Dio fece in Egitto, il Signore Gesù usa questa festa per istituire un ricordo, la cena del Signore, che sancisce un nuovo patto, attraverso il suo sacrificio.
Sacrificio che libera dal peccato.
Il pane che rappresenta il corpo di Cristo che è stato flagellato.
Il calice, che prima era della benedizione ora ricorda un patto nel sangue di Cristo, benedizione che abbiamo in esso.
I patti che Dio fa sono con il popolo d Israele, ma noi che non facevamo parte di questo popolo siamo stati innestati,così che potessimo ricevere la sua grazia, ed ora siamo la sua sposa.
Sto vivendo la mia vita ben cosciente della sacrificio di Cristo e di quello che esso implica?
Sto vivendo una vita senza ipocrisia, dando a Dio un culto fatto di riconoscenza,onore e timore?

O. Becchetti “Le situazioni invalicabili”

 

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Esodo 14:6-7

Tutti ci siamo trovati in situazioni che ci sembravano insuperabili, come per popolo di Israele davanti al Mar Rosso. Eppure è proprio in queste situazioni, che il Signore dimostra la sua grandezza. Il nostro compito è di non dubitare della Sua potenza e avere fede in Lui.

F. Marzone “panoramica della lettera di Paolo agli Efesini

Efesini 1:3 versetto chiave
Una panoramica della lettera di Paolo agli Efesini.
Nel primo capitolo ci sono molte benedizioni, tre di queste sono che in Cristo abbiamo l’elezione , la redenzione e il sigillo dello Spirito Santo.
Nel capitolo due, c’è la descrizione dalle nostra “alta” posizione in Cristo che quindi produce in noi la sua opera, per cui siamo amati, vivificati e resuscitati e attraverso noi la sua opera si sviluppa nel presentarci le “ buone” opere che ha preparato per noi.
Nel capito tre il punto centrale è l’uguaglianza tra Giusei e Gentili.
Nel capito successivo il tema è l’unità : c’è un solo corpo, un solo Spirito, un solo Signore e un solo Padre, Dio.
Nel capilo cinque ci sono molte esortazioni che riguardano la vita pratica e la vita spirituale.
Nell’ultimo capitolo oltre ad altre esortazioni per la vita familiare e lavorativa, quella che emerge è “siate saldi” contro le insidie del Diavolo, e in fine pregate !
In fine quello che possiamo far nostro sono le due applicazioni, personali che ci condiviso il fratello:
1- ricordiamoci e viviamo il fatto che siamo molto ricchi spiritualmente perché siamo già seduti nei luoghi celesti IN CRISTO
2- dobbiamo essere per questo molto responsabili di vivere una vita diversa da quella di prima perché ci facciamo controllare dallo Spirito Santo.

 

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D. Cioffi “la vita e i tralci”

Gesù è la vera vite e noi siamo i tralci quindi cosa significa dimorare in Cristo? Dimorare in Cristo significa abitare in lui, credere e riporre la nostra fede in lui. Quando noi nasciamo di nuovo in Cristo è come quando nasce un nuovo tralcio nella vite.
Ci sono quattro benedizioni del dimorare in Cristo :
Giovanni 14:4-11
1- Cristo dimora in noi
2- portiamo frutto
3-possiamo domandare e lui ci ascolterà
4-vivremo sempre nel suo Amore

Poniamoci delle domande… Sto producendo frutto? Sto dimorando nell’amore di Dio? Sto camminando secondo la sua parola?

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G. Quitadamo “Il giusto giudizio”

 

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Ho il senso dell’ insieme della Scrittura, o a volte estrapolo passi da essa per giustificare alcune mie azioni o perché è più forte il desiderio di seguire il mio piano, il mio pensiero?
Se prendessimo in esame solo il versetto 7 potremmo affermare che nessuno può giudicare un altro perché tutti abbiamo peccato.
Ma questa è solo una parte del discorso.
Quello che possiamo vedere nel insieme è che Cristo, con mansuetudine risponde a chi lo voleva tranne in inganno e alla donna presenta la grazia e salvezza.
Gesù non si è fermato a commentare il peccato della donna adultera, ma si è preoccupato di farle comprendere che era una peccatrice e che grazia era stata fatta nei suoi confronti e che lei doveva allontanarsi questo peccato.
L’altro aspetto che dobbiamo tenere in considerazione è che arriverà, anche per chi crede, il momento che Cristo giudicherà il nostro agire.
Abbiamo il giusto timore del giudizio di Dio?
2 Corinzi 5-10