Coronavirus e Cristo
A marzo del 2020 in Italia ha fatto irruzione la PANDEMIA. All’inizio sembrava un’esagerazione giornalistica invece con il passare dei giorni e con l’aumento dei contagi, ahimè, ci si è resi conto che tutto era VERO.
L’autore del testo CORONAVIRUS E CRISTO fa una analisi tra il personale ed il sociologico del periodo pandemico. Mentre schiere di esperti delle scienze umane si prodigavano in consigli e rassicurazioni sugli aspetti infettivi del virus, peraltro sconosciuto, l’autore parla della sua quotidiana convivenza con la precarietà della sua vita.
J.Piper racconta del suo cancro alla prostata da cui NON è guarito ma di cui NON è morto. A questo male si aggiunge un embolo polmonare che dal 2014 lo tiene in pericolo di vita. Nonostante tutto lo scrittore è arrivato all’età di 74 anni.
Oggi tutta l’umanità è intrisa di un unico modello: quello di una vita vissuta in corpi perfetti, giovani e …ricchi. Non è importante cosa pensi ma quanto potere d’attrazione ha la tua immagine sugli altri. Non è importante che i tuoi acquisti corrispondano ai tuoi bisogni ma quanto possano colpire l’immaginario delle persone a cui li mostri. Questi ed altri fattori hanno portato i popoli, tutti i popoli a consumi stili di vita così poco sostenibili che alla fine ci hanno fatto sbattere contro un virus. Questo invisibile nemico ci ha fermati TUTTI.
Il COVID-19, con i suoi effetti devastanti, ci ha dato la possibità di riflettere sulla malattia, sulla nostra impotenza, nostra fragilità. Forse non moriremo di Coronavirus, forse moriremo di altro MA al di là delle circostanze possiamo fare una riflessione sulla nostra fiducia in Dio.
Quando stava sulla terra il Signore Gesù ha parlato della fede raccontando la storia di due uomini che hanno costruito la loro casa. Uno l’ha costruita sulla sabbia e l’altro sulla roccia. Quando arriverà la tempesta quale sarà la casa che reggerà l’impetuosità dei venti? La risposta è facile vero? LA CASA COSTRUITA SULLA ROCCIA!
La fede che si fonda negli insegnamenti di Cristo e su di essi costruisce convinzioni, determina scelte, crea sentimenti, è una fede che riconosce la grandezza di Dio e l’opera Sua a favore delle sue creature.
Prendiamo tutte le precauzioni necessarie per prevenire il contagio da questo virus perché siamo umani è perciò non siamo esenti dalle calamità e dalle malattie che colpiscono l’umanità.
Tuttavia per la fede che riponiamo in Gesù la nostra roccia, diciamo che SIAMO NELLE MANI DI DIO e crediamo ch’è Lui a decidere della nostra vita.
“ perché se noi viviamo, viviamo per il Signore
e se noi moriamo, moriamo per il Signore.
Sia che viviamo sia che moriamo siamo dunque del Signore.”
Lettera ai Romani capitolo 14 verso 8