Per fede 27/01/2021

Per fede 27/01/2021

Leggendo le promesse che Dio ci ha lasciato nella sua Parola, a volte, possiamo essere impazienti e desiderare che queste si realizzino nella nostra vita il prima possibile. Quando ciò non avviene e pertanto dobbiamo aspettare più tempo, può capitare che iniziamo a pensare a come far sì che queste promesse si realizzino al più presto e nei modi che più ci sembrano convenienti.

Abramo aveva ricevuto da Dio la promessa di una grande discendenza e, ragionando razionalmente, pensava che ciò sarebbe successo al più presto, visto che sia lui che Sara erano ormai in età avanzata. Vedendo il tempo passare, i due coniugi pensarono dunque di risolvere il problema a modo loro, ricorrendo alla serva di Sara, Agar.

Ma il Signore aveva altri piani, che la mente umana di Abramo non poteva comprendere. Anni dopo nacque infatti Isacco, e da lui iniziò la grande discendenza di Abramo.

Abramo non vide con i suoi occhi la sua innumerevole discendenza, ma, nonostante l’iniziale titubanza, credette alla parola di Dio, con tanta fiducia, da essere disposto a portare suo figlio Isacco come offerta a Dio, quando Egli decise di metterlo alla prova, nonostante la promessa dicesse:“ Da Isacco uscirà la discendenza che porterà il tuo nome” (Genesi 21:12).

Grazie a questa profonda fede Abramo vide da lontano il compimento delle promesse di Dio. Noi invece possiamo vederlo con i nostri occhi, da molto vicino: tutti quelli che hanno creduto, per fede sono infatti diventati parte della discendenza di Abramo (Romani 4:16).

Anche se non vediamo le promesse di Dio realizzarsi subito, il Signore rimane fedele. I suoi tempi non sono i nostri tempi, ma possiamo essere tranquilli e continuare ad avere fede in Lui, sapendo che Egli manterrà tutte le sue promesse.

A. Cortese “Restando vicini a Dio”

Le cadute e le trasgressioni compiute dal popolo di Israele durante gli anni trascorsi nel deserto sono per i cristiani di oggi un ottimo esempio di come il peccato possa coinvolgere anche una moltitudine ed un’intera comunità ed un avviso a prestare attenzione. Che si tratti di mormorii, di lamentele, di incostanza o di mancanza di fiducia nei confronti di Dio, essi sono, in ogni caso, motivo di rallentamento per i credenti, i quali possono evitare tali pericoli soltanto restando vicini al Signore, con lo sguardo fisso verso la meta.

 

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F. Deriu “DNA Cristiano”

La coerenza nella vita cristiana è scegliere di mantenere un atteggiamento degno rispetto a ciò in cui si crede, senza contraddizioni. Stai vivendo in maniera coerente con il Vangelo? La tua comunione con Dio e il grande cambiamento nella tua vita sono visibili agli altri? Spesso una scelta del genere comporta dei sacrifici, ma Dio con noi è stato fedele anche nella sofferenza. Metti sulla bilancia il tuo essere cristiano e scegli di avere una vita coerente con Cristo, in ubbidienza alla Parola e rivolta alla crescita e all’edificazione della Chiesa.

 

 

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Per fede 13/01/2021

Per fede 13/01/2021

Abbiamo presentato, nelle newsletter dello scorso anno, alcune promesse che Dio ci ha fatto, le quali sono per noi di incoraggiamento e di consolazione. Tante volte però, sentiamo di non essere in grado di credere pienamente a queste promesse o di fidarci completamente di Dio. Il Signore conosce le nostre preoccupazioni e i nostri bisogni, perciò ci ha fornito degli esempi, degli uomini e delle donne che, nonostante avessero avuto dei dubbi e delle incertezze, hanno comunque deciso di fidarsi di Dio e di credere nelle sue promesse.

Abramo non aveva figli ed ormai, sia lui che sua moglie avevano una certa età. Un giorno il Signore chiama Abramo e gli dice di partire, promettendo di fare di lui una grande nazione e di dargli una discendenza tanto numerosa da non poter quasi essere contata (Genesi 12: 1-3).

Nella Bibbia leggiamo che subito dopo aver ascoltato questa promessa, Abramo parte, insieme a sua moglie e a suo nipote, lasciando i suoi parenti e la città in cui aveva vissuto fino ad allora.

Per quanto le benedizioni promesse ad Abramo fossero rassicuranti e piacevoli, ragionando con la logica umana e osservando la situazione in cui si trovava, era quasi impossibile che esse potessero veramente realizzarsi. Ma in quel momento Abramo non dubitò della parola che Dio gli aveva detto ed ubbidì senza esitare.

Molto probabilmente già conosciamo bene questa storia. Eppure, non possiamo non stupirci e non prendere come esempio l’atteggiamento fiducioso che Abramo ebbe nei confronti di Dio. Per quanto quella promessa potesse essere assurda secondo la logica umana, questo personaggio decise di credere alla potenza di Dio e di ubbidire al suo comandamento.

S. Tortoioli “Guerra di Parole 2°”

Nel Giardino dell’ Eden troviamo Satana che, per la prima volta, si avvale delle parole per ingannare, per confondere e, soprattutto, per mettere in discussione l’autorità di Dio. Da quel momento l’uomo smette di riflettere, nelle sue parole, l’immagine divina ed impara egli stesso ad accusare, rinfacciare e ferire, distruggendo così la fiducia altrui e a ledere i rapporti con il Creatore e con gli altri. Ancora oggi portiamo su di noi la condanna del peccato ma possiamo sperare di mutare le nostre parole e il nostro cuore mettendo la fede in Gesù, colui che ha vinto il mondo e tutti i suoi conflitti.

 

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